Il Nostro Primo Concerto Insieme

Un Insieme di Elementi

Le fantasie, le aspettative, la novità, le luci, la musica, le risate e le lacrime, la voglia di gridare, di ballare, la voglia di sentirsi vivi, vivi in due, il tutto racchiuso in poche ore! Poche ore che rimangono impresse nella mente e nell’anima di chi le ha vissute. C’è tutto questo nel nostro primo concerto insieme!

Noi e Loro

Ci sono io, mezzo musicista sognatore, che trovo riparo nelle canzoni altrui quando non so essere felice. Io che utilizzo spesso le parole di familiari sconosciuti per comunicarti i miei pensieri e i miei sentimenti. Poi ci sei tu, innamorata della poesia e dell’atmosfera che semplici note provenienti dalle mani di professionisti sono in grado di creare. Ci siamo noi, pronti a condividere una fantastica esperienza, costellata di tante emozioni e vibrazioni positive.

Ma non siamo soli. Intorno a noi c’è una festa, una folla di persone raggruppate per perseguire un unico scopo: far vibrare le corde delle proprie anime. Ci sono ragazzi giovani, ci sono adulti, perfino qualche anziano. C’è chi è un habitué dei concerti e chi invece è al suo primo. Ci sono comitive di amici, coppie e c’è qualche “irriducibile” che pur di non perdersi lo spettacolo è venuto da solo.

La Folla si Illumina

In questo caos, ho il tempo di soffermarmi su alcuni particolari. Sul tuo sorriso, magico come sempre e ora ancor più accentuato. Mi soffermo sui tuoi occhi aperti su di me, che riflettono le luci del palco e sul suono del pubblico in trepidante attesa. Ogni minimo elemento sembra essere messo lì per un motivo.

Quando ecco che le luci si spengono e un mare di  bracciali  comprati su braccialettiluminosifluo.com si alza verso il cielo quasi a voler dire “Io ci sono”. Danno il benvenuto a chi per il resto della serata parlerà un po’ di tutti noi pur parlando di sé. E’ così che inizia la festa, è così che inizia il nostro primo concerto insieme!

E Siamo Io e Te

Mi prendo ancora un attimo per poter scattare una foto di questo momento con la mente. Farò in modo che questa immagine rimanga calcificata nei miei ricordi e sono pronto! Pronto a perdermi nel flusso della musica e delle parole, pronto a perdermi in te! Mi giro, ti guardo. I nostri occhi iniziano a parlare, dicono tante cose, dicono che tutto ciò non lo dimenticheremo mai. Le luci si riaccendono e la musica comincia e noi ci tuffiamo in questa girandola di emozioni ed energia. Siamo pronti a goderci la vita e lo spettacolo di due anime che si connettono tramite l’arte.

Il sorriso di neve mattutino

Apro gli occhi e guardo verso la finestra. L’alba fioca del mattino di dicembre mi mette malinconia, colori chiari, quasi spenti e un leggero manto di neve sui rami spogli degli alberi. Al mattino è tutto un po’ sfocato: chi sei, cosa farai… Arriva, forse per tutti, quel momento in cui ti fai quelle domande di cui risposta definitiva probabilmente non c’è o quantomeno ognuno ha la sua, in fondo chi siamo noi per comprendere il senso profondo dell’esistere.

Ad un certo punto però qualcosa di quasi impercettibile comincia a scendere delicatamente dal cielo e mi sento comparire un sorriso in volto, è neve, che fiocca sempre più intensamente. Mi alzo lentamente dal letto e mi avvicino al vetro freddo che il calore del mio respiro appanna, ma oltre vedo il giardino, i cespugli, la staccionata di legno e ogni più piccolo e insignificante granello, imbiancarsi. Penso così al candore, a quando da bambina la parola speranza faceva da sottofondo a qualsiasi piccola azione; a quell’età sono infinite le possibilità e prospettive future, crescendo qualcuna si preserva, qualcun’altra si trasforma e qualcun’altra ancora si sgretola, queste ultime talvolta sono difficili da sopportare. Esco dalla stanza, metto le scarpe e il cappotto, apro la porta e comincio a camminare lungo il bianco vialetto, dove sulla neve si imprimono i miei passi, cammino fino al cancelletto e guardo al di là.

La famiglia é neve candida

Il freddo è avvolgente, ma mi sento serena, tutto quel candore mi provoca un caloroso sorriso interiore. Infine mi volto. Lungo tutti i contorni della mia casa ci sono lucine colorate che ancora risplendono nei colori tenui del mattino e dalla finestra del soggiorno si intravede un abete addobbato a festa. Le luci e la neve risollevano quel mattino e alleggeriscono i pensieri, così inizio a riflettere a tutto ciò che di positivo mi circonda e proprio in quel momento, vicino all’abete, compare mia mamma, che mi guarda e sorride, subito dopo arriva anche papà. Alle mie spalle sento il rumore di un auto, si parcheggia. Scendono le mie sorelle maggiori, al seguito mariti e nipotini, che da subito creano il rumore bello dei bambini in festa. È Natale. Tutti insiemi entriamo in casa, che immediatamente viene avvolta dal calore inconfondibile dell’amore familiare.

Forse non saprò mai dare una risposta alle domande complesse della vita, ma su una cosa non avrò mai dubbi, la famiglia. Sono loro la neve del mattino, quella che nonostante il freddo, dentro e fuori, fanno nascere il sorriso, nonostante tutto.

Con le mani in pasta

Siamo arrivati alla fine dell’estate e presto inizierà anche la stagione dei maglioni caldi, del tè, del color ruggine. Le vacanze sono finite, ma questo non significa che non possiamo ritagliarci degli spazi in famiglia.

Con l’autunno arriva anche l’odore della prima legna bruciata, odore che mi fa pensare al forno e al pane. E come rendere divertente un weekend autunnale in famiglia? Potremmo insegnare ai nostri piccoli come fare il pane, giocando con le forme, il sapore ed i colori.

Navigando su internet è impossibile non imbattersi nei vari tutorial che ci mostrano come creare fiori e varie composizioni con l’impasto del pane. Gli ingredienti sono semplici ed economici: farina, acqua e sale. Il segreto è quello di non far lievitare il pane, altrimenti una volta messo in forno le vostre sculture si deformeranno; quindi finito di impastare, date subito forma al vostro pane. Potete sbizzarrirvi anche usando gli strumenti che trovate in cucina, come forbici, coppa pasta o qualsiasi cosa vi passi per la testa, oppure per la mente del vostro bambino. Una volta che la vostra piccola opera d’arte è pronta, mettetela subito in forno.

DOLCI CREAZIONI

Un’altra opzione è la pasta frolla, così a fine giornata possiamo assaggiare le nostre creazioni e condividerle con amici e famiglia. È un impasto dolce, quindi potete creare biscotti di svariate forme. Se volete, date colore ai vostri biscotti con ingredienti naturali, come il classico cacao, alcune spezie o la polpa della frutta. L’unico limite è la vostra immaginazione. Se avete voglia di avventurarvi oltre, infornate delle mini crostate alla frutta o al cioccolato; anche in questo caso giocate con le forme.

Molto divertenti da fare anche i biscotti allo zenzero: un volta sfornati li potete decorare con una glassa colorata; così potete accogliere l’autunno con dei biscotti a tema. Giocate coi colori caldi, come il rosso o l’arancione e create vari disegni. Online si trovano dei coloranti naturali, molto più semplice del fai da te.

Eccoci alla fine di questo articolo. Non abbiate paura di trovare spazi di gioco alternativi per i vostri figli, ma anche per voi stessi. Credo che in cucina non ci siano dei limiti e che anche i vostri figli saranno d’accordo. Spero di avervi dato qualche spunto per i vostri pomeriggi in famiglia e che diventino dei dolci ricordi per il futuro, ma anche dei momenti di condivisione con parenti e amici.

Vista cielo in prima fila

Il giardino è lo spazio che amo di più in casa mia. Quando decisi di acquistare una nuova casa avevo le idee ben chiare: niente scale dentro casa e un ampio spazio verde fuori di essa! Ricordo di aver cercato parecchio prima di trovare ciò che faceva a caso mio. Alla fine, quando avevo quasi perso le speranze, sono riuscita a trovare una villetta molto bella coronando il mio sogno di avere un giardino tutto per me.

Una volta diventata mamma, il mio giardino divenne lo spazio deputato alle attività all’aperto con la mia famiglia nonché teatro di tutte le mie idee bizzarre realizzate con la complicità di mio figlio. L’ultima idea che mi è balenata per la mente non molto tempo fa è stata quella di ricreare un cinema sotto le stelle in cui godermi un film in prima fila e una vista cielo mozzafiato sollevando la testa.

Reperire l’occorrente: a lavoro!

Mi misi a sbirciare in cantina. Avevo intenzione di trovare delle grandi coperte vecchie da stendere sull’erba. Non spolveravo da parecchio ahimè e la mia vista era impedita dalle nubi di polvere che si sollevavano mentre rovistavo fra le scatole. Finalmente trovai dei grandi teloni. Non sono comodi quanto le coperte ma sono ugualmente utili. Li presi e li portai in giardino. Per l’atmosfera da ricreare avevo in mente qualcosa di suggestivo che allo stesso tempo desse un po’ di luce. Pensai subito a delle lanterne che una volta avevo acquistato per una festa e avevo decorato io stessa. Purtroppo, non avevo la minima idea di dove le avessi conservate. Tutt’ora mi chiedo dove siano, prima o poi perlustrerò casa per trovarle!

Ad ogni modo, optai allora per delle candele. Amo il mio giardino, faccio fatica a trovargli anche un solo difetto; Tuttavia d’estate è covo di insetti di vario tipo e zanzare insopportabili. Un buon compresso dunque sarebbero state delle candele alla citronella così da non essere disturbati dalle punture degli insetti durante il film. Corsi a comprarle in un negozietto in cui compro spesso e per questo sono ormai considerata di casa! Una volta reperito l’occorrente, con mio figlio sistemai tutto in giardino. I teli stesi per terra, lungo i bordi di essi le candele, qualche cuscino un po’ qua e un po’ là e un cestello con delle bevande fresche e dei popcorn.

Tutto pronto, mancava soltanto il pezzo forte: come avrei visto il film? Sistemai il mio proiettore linearmente direzionato allo schermo che mio figlio e mio marito avevano già posizionato e guardai soddisfatta il risultato. Stava andando tutto alla grande se non fosse stato per il fatto che tutti e tre avevamo in mente di guardare tre film diversi!

Benvenuti al campo degli indiani

Ognuno di noi si diletta svolgendo le attività più disparate. Una di queste può essere costruire una capanna su un albero con l’aiuto di un fratello particolarmente laborioso o il solito amico disposto ad accettare ogni nostra iniziativa pur di trascorrere del tempo con noi. Oppure, ancora più ambizioso, avete mai pensato a riprodurre un piccolo campo indiano nel vostro giardino?

Beh, per farlo bisogna prima di tutto avere un’idea su come sia strutturato un campo indiano e quali elementi lo compongono. Personalmente, ho trovato risposta frugando fra i più bei ricordi di scuola. Ricordo che le lezioni di storia mi annoiavano terribilmente, così trascorrevo quelle ore soffermandomi sulle poche immagini che il libro di storia mi offriva. Ed ecco che la lezione sugli indiani d’America mi ha offerto diversi spunti da cui partire per la mia impresa! Appresi proprio lì che per riprodurre un campo indiano servono essenzialmentre questi elementi: tende e pali di legno per costruire i tepee (le tipiche abitazioni degli indiani nomadi), una corona con delle penne finte per creare il copricapo degli indiani, e delle scatole di cartone cilindriche per edificare i totem del campo, attorno alla quale gli indiani erano soliti fare i loro riti.

Voglio incoraggiarvi: l’impresa è più facile di quanto sembra! Tuttavia una squadra numerosa vi sarà utile e renderà l’attività più divertente. Considerando che reperire i materiali tipici può non essere semplice, per quanto riguarda i tepee basta procurarsi delle tele di juta. Queste andrebbero avvolte attorno la struttura portante fatta da pali in legno dell’altezza più consona alle vostre esigenze. Chiaramente più vorrete costruire un tepee ampio più saranno necessari pali portanti alti. In questo caso, vi consiglio di prendere in ostaggio non un amico, ma più di uno! Su YouTube è possibile reperire molti tutorials che spiegano in maniera molto efficace gli step nell’edificazione della tenda.

Una volta erette le vostre tende, date spazio alla creativa che c’è in voi, trasformate i cilindri in cartone in modo da poter essere più simili possibile ai totem indiani. Colorali e decorali con motivi tribali; inoltre, nel cilindro più alto del totem disegnate il volto di un’aquila applicando sempre ai lati del medesimo cilindro delle ali create in cartone. Il totem è l’elemento simbolico che darà più colore al vostro campo, dunque curate i dettagli nella decorazione e usufruite di tutti i colori a vostra disposizione.

A questo punto avete quasi terminato, manca solo il copricapo. La corona di penne indiana è molto semplice da creare, fissate ad una corona in cartoncino della lunghezza del vostro capo delle penne finte che potrete comprare, ricreare voi stessi tramite del cartoncino colorato oppure prendere delle penne vere perse dagli animali. Il campo degli indiani è completo di tutti i suoi elementi, rimane solo da dare il benvenuto a tutti gli indiani pronti ad entrare nella tribù. Pronti per una notte sotto le stelle?Augh penna bianca.

Ricordi dal mare

Come già sapete, vi ho raccontato in breve la mia storia: sono una donna e una madre presa da mille impegni. Sempre di corsa, tra la mia vita professionale nelle arti visive, la mia vita di madre e la mia vita di donna, le mie giornate sono spesso ritmate. Proprio come per tutte noi mamme di oggi!

Quindi per calmare il vortice dentro la mia piccola testa in fumo, ho diverse soluzioni: pasticciare con i colori, disegnare e decorare, ossia fare quello che da sempre mi appassiona e mi rilassa. E grazie ai consigli di mia figlia, ormai adolescente, ho deciso di condividere, con chiunque abbia il piacere di seguirmi, piccoli momenti di arte creativa.

Ormai siamo in piena estate e come tutte le famiglie, finalmente, è arrivato anche per noi il momento di trascorre un paio di settimane di vacanza in totale relax abbandonando per un momento la routine di tutto l’anno. In questo periodo quante volte ci capita di passare la maggior parte delle nostre serate passeggiando sulla spiaggia, raccogliendo delle belle conchiglie. E proprio queste occasioni mi hanno dato l’ispirazione per sperimentare qualcosa di nuovo da fare insieme.

Creiamo delle collane decorative per la nostra casa, incidendo un piccolo foro nella madreperla, così da infilarci un filo di spago ed unire tutte le piccole conchiglie raccolte dalle forme diverse e appenderle dove preferiamo. Io ho usato un goccio di colla a caldo come questa per attaccare lo spago al retro della conchiglia, è un ottimo metodo per far sì che resti ferma.

Se vi piace la mia idea, scegliete tante forme e dimensioni diverse così da dare un tocco movimentato all’intera decorazione. Fate una vostra selezione personale di conchiglie, mettetele insieme e donate alla parete del vostro soggiorno quell’effetto rilassante che solo il rumore del mare può offrire. Vi sembrerà di stare sulla spiaggia per tutto l’anno e di portare un po’ di mare tra le mura domestiche anche nel pieno freddo dell’inverno.

Io ne ho realizzata anche una per mia figlia sottoforma di collana, e visto che lei è molto vivace e dinamica, ho deciso di dipingerla con tanti colori ed ho pensato anche di creare nei prossimi giorni un bellissimo scacciapensieri di conchiglie da appendere in camera da letto.

Appendilo anche tu in una qualsiasi stanza della casa, meglio in un angolo nel quale l’oggetto potrà essere ‘accarezzato’ da un leggero venticello, così da poter diffondere un suono rilassante e distensivo.

Ecco, spero di avervi dato qualche spunto di creatività con questi gusci che siamo abituati a vedere sempre in spiaggia quasi senza prestargli attenzione. Le conchiglie possono essere utilizzate per arricchire una cornice di legno, per realizzare una ghirlanda da appendere alla porta di ingresso e ancora per abbellire un vaso. Occorre solo un po’ di fantasia e di ispirazione!

Arte e Vita in Famiglia

Valentina

Valentina, classe 1988, questa sono io, o meglio così è come mi vede mia figlia di 14 anni. Un vero prodigio nel disegno. Ha preso tutto dalla mamma! Da sempre mi è piaciuto sporcarmi le mani, pasticciare con i colori, disegnare, pitturare, creare, smontare e rimontare.

Mi piacerebbe condividere idee e arti online, e proprio Jenny, la mia piccola artista, che mi ha convinto ad aprire un blog per portare le mie idee online. E quindi eccomi qui, anche io non potevo sfuggire al mondo della rete.

L’arte è una componente importante nella mia vita ed in quella della mia famiglia. Ci ha da sempre accompagnato. io sono un’insegnante di arti visivi, mio marito un interior design e la nostra piccina, anche se non ha ancora le idee chiare su cosa fare da grande, ci sono buone probabilità che finisca in questo settore.

A casa non ci si annoia mai! Abbiamo un giardino grande abbastanza per sperimentare nuove cose, provare tecniche di pittura, e nuove forme d’arte, per noi l’espressione artistica è qualcosa a cui non sappiamo rinunciare!